L’intestino è l’eco dell’anima: quando le emozioni si bloccano nella pancia.
- lorizzonte1
- 6 mag
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I processi digestivi non sono mai solo organicistici ma anche psichici e animici.
Se c’è qualcosa di emotivo che non digerisci, prima o poi si blocca anche la digestione fisica creando tutti quei disagi o patologie a livello gastrointestinale.
Digerire è un’azione a 360°, non solo fisica ma anche emotiva.
Ciò che avviene nel corpo e ciò che avviene nello spirito sono sempre uno il riflesso dell’altro.
Digerire un’emozione è lavorare verso un processo di integrazione e assimilazione di ciò che, altrimenti, rischierebbe di bloccarsi generando congestioni interiori che si riflettono nel corpo attraverso disturbi come senso di indigestione, congestione, pesantezza di stomaco, nausea, gastrite, reflusso gastroesofageo, ulcere, dispepsia, infezione da Helicobacter pylori, intolleranze alimentari di vario genere, allergie, calcoli biliari, pancreatite, colon irritabile...
La prima azione che si tende a intraprendere, invece, è quella di ricorrere a cure mediche ignorando la causa prima che risiede in qualcosa che da lungo tempo mi tedia e fatico a mandare giù a livello emozionale:
“Non riesco a mandare giù il fatto che…”
“Non riesco a digerire che quella cosa sia andata così…”
“Non digerisco quando si comporta in quel modo…”
“Non digerisco quella persona”
Queste sono tutte frasi che almeno una volta nella vita abbiamo sentito o pronunciato noi stessi senza sapere l’effetto che possono avere in noi e poi sul nostro corpo, ogni volta che le udiamo, le diciamo o le sentiamo nel profondo.
A volte arriviamo persino a non digerire noi stessi, a non sopportare o fare fatica a mandare giù di non riuscire ad essere o fare ciò che idealmente riteniamo essere la cosa giusta se non addirittura perfetta, secondo un codice interno proprio e soggettivo.
Non digerire noi stessi significa rifiutare parti di sé che rimangono bloccate nel giudizio di una mente che le considera sbagliate, inadeguate, o insufficienti, non solo per noi stessi, ma anche per il mondo che ci circonda.
In conclusione, prima di preoccuparci di una buona digestione a livello fisico, dovremmo chiederci cosa stiamo faticando a digerire sul piano emotivo, perché solo così anche il nostro intestino potrà ritrovare equilibrio e benessere a tutti i livelli.
Con Amore.
Laura
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